R. Cancila, Palermo giornate cruciali. secc. XVI-XVIII

Rubbettino

Soveria Mannelli

2023

p. 152

Singoli episodi della vita collettiva sono degni di essere ricordati? Se si sono rivelati cruciali per il luogo, per il territorio, per la sua popolazione, allora la risposta non può che essere affermativa. Soprattutto se assumono una funzione paradigmatica e se acquisirono un significato simbolico tanto da rimanere a lungo nella memoria collettiva. La rivolta, la peste, l’alluvione, la battaglia, il terremoto, sono tutti eventi che accompagnavano e segnavano la vita delle comunità d’antico regime. In alcuni casi si abbattevano fulminei e catastrofici, come le avversità naturali, su una popolazione inerme e impreparata. Oppure sedimentavano lentamente sino a esplodere violentemente non appena se ne fosse presentata l’occasione, come le rivolte. O ancora erano preannunciati, in sospeso, attesi e temuti finché effettivamente non accadevano, come le battaglie. Si è così scelto di porre al centro dell’attenzione una grande città, Palermo, antica capitale di un regno a lungo protagonista della storia mediterranea; e di privilegiare situazioni emergenziali, gravi, con cui popolazione, istituzioni, territorio, individui dovettero confrontarsi durante l’età moderna. Eventi estremi, dunque, giornate cruciali, in cui poter misurare la tenuta sociale, la reazione della popolazione, l’atteggiamento delle autorità.

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