Si è spento lo scorso 3 aprile Giorgio Chittolini, l’insigne storico che noi tutti conosciamo e il cui contributo va ben oltre gli spazi della medievistica o della storia delle istituzioni per divenire anche nel quadro internazionale espressione di quella migliore cultura italiana che sempre si rinnova e contribuisce al progresso della ricerca. Per me come per molti altri è stato un maestro e i suoi contributi hanno rappresentato un punto di avvio importante per gli studi che ho condotto sulla prima età moderna. Lo avevo conosciuto di persona molti anni fa ad un convegno organizzato dall’Ateneo pavese a Vigevano: si parlava di città e di “quasi città”; con lui ho avuto un rapporto di grande stima e amicizia, ho imparato a conoscerne la personalità schiva e ad apprezzarne la grande sensibilità. Con altrettanta stima e amicizia abbraccio Franca Leverotti che lo ha amato e sempre e comunque gli è stata vicina.

Marina Cavallera 

1 Commento

  1. Ricordo anch’io Giorgio Chittolini, compagno di studi, storico intelligente, sensibile e schivo che ha segnato un’intera stagione di studi e una generazione di studiosi, collega di una lunga vita universitaria. A Franca Leverotti va il mio affetto.
    Susanna Peyronel

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