Alessandro Cont, Le marquis de Cavalcabò. Un grande avventuriero nell’Europa del Settecento.

Archivi del Trentino

p. 268

Giorgio Baroni Cavalcabò (Sacco presso Rovereto, 1717-Parigi 1799) fu uno dei grandi avventurieri del secolo XVIII. La sua fama è legata soprattutto alla difficile attività diplomatica e cospirativa che egli dispiegò come incaricato d’affari dell’imperatrice Caterina II di Russia presso l’Ordine di Malta (1770-1775). Cortigiano, educatore, collezionista, negoziatore, mecenate e speculatore finanziario, “le marquis de Cavalcabò” fu in realtà un raffinato, fascinoso, intraprendente e tenace cosmopolita dell’Età dei Lumi. Per la prima volta, il libro di Alessandro Cont ne ricostruisce al dettaglio l’eccezionale, avvincente biografia, tra fasto e miseria, intrighi politici e fughe rocambolesche, amicizie ad altissimo livello e amori proibiti. Dalla magnificenza della Vienna barocca alla Parigi rivoluzionaria, attraverso il prisma della personalità e delle avventure di Cavalcabò si rifrange il Settecento nella molteplicità e contraddittorietà dei suoi aspetti.
Giorgio Baroni Cavalcabò (1717, Sacco near Rovereto – 1799, Paris) was one of the great adventurers of the 18th century. His fame is linked above all to the arduous diplomatic and conspiratorial work that he did as chargé d’affaires of the Empress Catherine II of Russia to the Order of Malta (1770-1775). Courtier, educator, collector, negotiator, patron and financial speculator, “le marquis de Cavalcabò” was indeed a refined, fascinating, enterprising and tenacious cosmopolitan of the Age of Enlightenment. For the first time, Alessandro Cont’s book reconstructs in detail his exceptional, compelling biography, between splendor and misery, political intrigues and daring escapes, friendships at the highest level and forbidden loves. From the magnificence of baroque Vienna to the revolutionary Paris, the 18th century is refracted through the prism of Cavalcabò’s personality and adventures in the multiplicity and contradiction of his aspects.

5 Commenti

  1. Abile diplomatico, stratega camaleontico, spregiudicato brasseur d’affaires, eppure affascinante conversatore, dotato di straordinaria abilità nel riuscire ad intrecciare preziose relazioni nella cinica aristocrazia dell’Età dei lumi, è il personaggio che Alessandro Cont ha saputo far sorgere da documenti sparsi in archivi di 22 diverse città, da Trento a New Haven. Le Marquis de Cavalcabò è stato il primo ed unico italiano a guadagnarsi la fiducia di Caterina IIa, imperatrice di tutte le Russie. Nominato suo chargé d’affaires a Malta, fu artefice della vittoria russa sui Turchi nella battaglia di Cesme del 1770.
    Scritto con severo rigore scientifico, il saggio appassiona come un racconto di avventure uscito dalla penna di un grande scrittore

  2. Straordinaria biografia ricostruita in modo brillante da Alessandro Cont giovane studioso.
    Ho letto il libro racconta di Giorgio Baroni Cavalcabò di Borgo Sacco, dove nacque nel 1717,che arrivò alla corte della zarina Caterina II a San Pietroburgo.

  3. Da qualche anno mi sono dato un particolare metodo di approccio ai nuovi lavori di Alessandro Cont, l’ultimo dei quali sulle “avventure” del marchese Giorgio Cavalcabò, sapendo che ho tra le mani opere che vanno ben al di là della primaria valenza storica.
    Innanzitutto mi immergo in una semplice lettura del solo testo, senza badare alle note, per gustarmi subito gli aspetti formali del “racconto” quali la brillante narrazione delle vicende che induce il lettore ad un coinvolgimento emotivo, l’accuratezza espositiva sia nella costruzione delle frasi sia nell’uso della punteggiatura, la proprietà e la ricchezza di linguaggio…
    In un secondo momento dedico la mia attenzione ai contenuti storici e all’apparato delle note. Nello specifico dell’opera considerata, pur dovendo fare i conti con i limiti delle mie competenze, sono rimasto subito colpito dall’originalità e dalla compiutezza della ricerca e dalla sconfinata citazione delle fonti, in particolare dei riferimenti bibliografici pertinenti a numerose lingue e culture.
    In altre parole non è improprio definire la fatica di Alessandro Cont un nuovo “gioiello” storico e letterario per la cultura trentina.

  4. Un libro appassionante, coinvolgente anche per riferimenti alla drammatica realtà contemporanea. Innumerevoli le fonti inedite utilizzate, ma senza discapito per il testo, che scorre con una prosa singolarmente gradevole. Non mancano i colpi di scena, come ci si deve aspettare dalla vita rocambolesca di un avventuriero del Settecento, Giorgio Baroni Cavalcabò. L’argomento è molto attuale, considerato che Cavalcabò fu rappresentante di Caterina II di Russia a Malta durante la guerra russo-turca del 1768-1774. La sua azione politico-diplomatica nel Mediterraneo fu importante per la vittoria della Russia nel conflitto e quindi per la futura acquisizione della Crimea. Ma tutto il volume permette al lettore uno straordinario viaggio attraverso l’Europa del XVIII secolo, da una corte all’altra, Vienna, Napoli, Potsdam, San Pietroburgo, Versailles… Assieme a Cavalcabò possiamo incontrare Maria Teresa, Federico II, Luigi XVI e Maria Antonietta, ma anche un’infinità di altri personaggi celebri, tra i quali Eulero o Beaumarchais. In effetti Cavalcabò si presenta come un uomo magnetico, affascinante, colto, capace di destreggiarsi nelle situazioni più complicate. Riuscì perfino a evitare la ghigliottina senza lasciare Parigi al tempo della Rivoluzione! Complimenti all’autore Alessandro Cont, quindi, che ha restituito alla collettività la figura di un grande Italiano ricostruendo con sapienza di storico valoroso, piacevolmente sposata a sagacia di letterato, nei minimi dettagli, l’eccezionale biografia indagata nelle pieghe più recondite della sua indole e della sua mentalità.

  5. Esemplare opera di ricerca storica dedicata alla accuratissima ricostruzione biografica di una importante figura di avventuriero e diplomatico italiano del Settecento, nato a Borgo Sacco presso Rovereto nel 1711, finora assolutamente e colpevolmente trascurata dagli studiosi accademici. Notevole e di significativ, di viva attualità, tra l’altro, la sua attività al servizio della zarina Caterina II per assicurare e mantenere una base operativa strategica alla flotta russa, al suo primo ingresso in Mediterraneo nella guerra contro il Turco, presso il Sovrano Ordine di Malta. Ma tutte le pagine del volume che accompagnano il percorso del marchese Giorgio Baroni Cavalcabò presso le maggiori corti europee del suo tempo fino al suo tramonto nella Parigi della Rivoluzione sono di un interesse straordinario cui contribuisce una scrittura agile, fresca che cattura, letterariamente molto apprezzabile.

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